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La camptocormia nel Parkinson: che cos'è e come affrontarla


La camptocormia è una delle complicazioni posturali più comuni nei pazienti con Parkinson, caratterizzata da una flessione anteriore del tronco di almeno 30 gradi che non può essere corretta volontariamente. Questo sintomo può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, causando dolore, difficoltà respiratorie e limitazioni nelle attività quotidiane. In questo articolo, esploreremo cosa sia la camptocormia, le sue cause e le strategie per gestirla.


Che cos'è la camptocormia?

La camptocormia, nota anche come sindrome della flessione anteriore del tronco, è una condizione in cui il paziente sviluppa una postura piegata in avanti. Questa flessione diventa più evidente quando il paziente è in piedi o cammina e tende a migliorare quando il paziente è sdraiato. La camptocormia è comune nei pazienti con Parkinson e può derivare da una combinazione di fattori muscolari e neurologici.


Cause della camptocormia

Le cause della camptocormia nel Parkinson non sono completamente comprese, ma si ritiene che coinvolgano diversi fattori:

  1. Debolezza Muscolare: La debolezza dei muscoli paraspinali e addominali può contribuire alla difficoltà nel mantenere una postura eretta​ (Manni Neuro Research)​.

  2. Alterazioni del Sistema Nervoso Centrale: Problemi nella regolazione del tono muscolare e nella percezione della postura possono influire sulla postura del tronco​ (Frontiers)​.

  3. Fattori Meccanici: L'atrofia muscolare e la rigidità possono causare uno squilibrio muscolare che porta alla flessione anteriore del tronco​ (Parkinson.it)​.


Strategie per Gestire la Camptocormia

Esistono diverse strategie che possono aiutare a gestire la camptocormia nei pazienti con Parkinson:

  1. Fisioterapia e Riabilitazione:

  • Esercizi di Rafforzamento: Programmi di esercizi mirati a rafforzare i muscoli del tronco possono aiutare a migliorare la postura. Esercizi come il plank, il ponte e altri esercizi di stabilizzazione del core sono utili.

  • Terapia Manuale: Massaggi e manipolazioni possono alleviare la tensione muscolare e migliorare la flessibilità del tronco​ (Parkinson.it)​.

  1. Uso di Ausili Ortopedici:

  • Busti e Supporti: L'uso di busti ortopedici può aiutare a sostenere il tronco e a prevenire la flessione anteriore. Questi dispositivi devono essere personalizzati per adattarsi alle esigenze del paziente.

  1. Interventi Farmacologici:

  • Farmaci Antiparkinsoniani: L'aggiustamento dei farmaci può aiutare a migliorare la gestione della camptocormia. È importante consultare il neurologo per ottimizzare la terapia farmacologica​ (Manni Neuro Research)​.

  1. Terapie Complementari:

  • Tecniche di Consapevolezza Corporea: Il Tai Chi, lo yoga e la terapia di consapevolezza corporea possono migliorare la percezione della postura e l'equilibrio.

  • Stimolazione Elettrica: Alcuni pazienti hanno beneficiato della stimolazione elettrica funzionale per migliorare la forza muscolare e la postura​ (Manni Neuro Research)​.

  1. Chirurgia:

  • In casi gravi e resistenti ad altre terapie, gli interventi chirurgici possono essere considerati per correggere la postura. Questa opzione è generalmente riservata ai pazienti che non rispondono ad altre terapie​ (Parkinson.it)​.


Conclusione

La camptocormia è una complicazione posturale significativa nei pazienti con Parkinson, ma con un approccio terapeutico multidisciplinare, è possibile gestire e migliorare questa condizione.

La fisioterapia, l'uso di ausili ortopedici, la regolazione farmacologica e le terapie complementari possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti.


Pazienti Parkinson Italia


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